Grazie alla collaborazione con il Museo Diffuso dei 5 Sensi a Sciacca puoi scoprire luoghi che non sapevi di poter trovare: partendo dal valore della fede, passando per l'arte che contraddistingue i particolari della nostra città, a Sciacca puoi vivere in prima persona luoghi dal valore immenso e inestimabile.
Lasciati immergere dalla percezione della Bellezza della nostra Identità del nostro territorio, scoprendo tre Beni Comuni riaperti grazie alla forza di volontà di una comunità che collabora per mostrare le meraviglie del proprio territorio.
La Torre Campanaria di San Michele fu eretta nel lontanissimo 1550, proprio dalla confraternita di S. Michele.
Abbiamo la fortuna di poter mostrare una poderosa costruzione dalle forme perfettamente geometriche, con base quadrata. Ha le caratteristiche di un'opera di difesa costruite a Sciacca all'epoca di Carlo V, quando era più pressante la minaccia di incursione di pirati o di uno sbarco dei Turchi. Probabilmente innalzata per l'avvistamento, la torre fu poi utilizzata come campanile.
La Torre Campanaria della Chiesa di San Michele è stata riaperta grazie a una convenzione tra l'Arcidiocesi di Agrigento e la Comunità del Museo Diffuso dei 5 Sensi, della quale facciamo orgogliosamente parte, ed è visitabile sabato e domenica dalle ore 10:00 alle 12:00.
Non perdere l'occasione di esplorarla. Il panorama è pazzesco!
Scopri cosa significa per noi la Bellezza sensoriale.
Il monastero della Badia Grande fu fondato nel 1380 dal conte Guglielmo Peralta e fu completato nel 1401 dalla moglie Eleonora d’Aragona e dal figlio Nicolò. In seguito il monastero fu ampliato e restaurato apportando degli abbellimenti, ad opera del conte Artale Luna, marito di Margherita Peralta, e da altri benefattori.
Il monastero prese il nome di Badia Grande perché era il monastero più grande e più ricco della città, chiamato in dialetto “Bataranni”.
La chiesa di S. Maria dell’Itria mostra la bellezza in ogni angolo della sua maestosità: la sua lunga navata, gli affreschi, la storia, sono simboli caratterizzanti di un luogo sacro e amato da tutti i cittadini saccensi.
Vivere in prima persona questo Bene Comune è un'esperienza da non perdere! Puoi anche scegliere di farti accompagnare da guide esperte, per non perdere i dettagli che rendono memorabile questo luogo, scoprendo anche la storia di com'è nato il "cannolo estivo", ovvero il dolce siciliano che puoi trovare solo a Sciacca: l'ova murina!
Ogni Mudia presente sul territorio della diocesi di Agrigento è espressione dell’identità e della cultura delle comunità locali. A Sciacca la centralità è rivolta alla Madonna del Soccorso e a tutte le pregevoli opere legate al suo culto e alla sua devozione, espressi nei secoli attraverso svariati e preziosi materiali, primi tra tutti il corallo di Sciacca.
La Matrice di Maria Santissima del Soccorso è la Chiesa Madre di Sciacca, forse la più antica, che si presenta con strutture architettoniche tipiche dell’epoca rinascimentale. È formata da tre absidi in stile arabo-normanno e due portali ad arco gotico e conserva la Statua di Maria Santissima del Soccorso, Patrona di Sciacca. Secondo i racconti storici, questa statua venne trovata in mare durante un periodo in cui la città era stretta nella morsa della peste, ma il 1 Febbraio del 1626 l’intera popolazione iniziò un pellegrinaggio, chiamato “u vutu”, dalla chiesa di Sant’Agostino alla Chiesa Madre. Il giorno seguente una folta schiera di marinai portò in pellegrinaggio la statua della Madonna. Giunti nell’area della Piccola Maestranza, dal cielo cadde un fulmine che colpì i piedi della Madonna. In quel preciso istante si sprigionò una fumata che si allargò per tutta la città e tutti i saccensi guarirono dalla peste. Dopo l’accaduto, la Madonna del Soccorso divenne Patrona di Sciacca ed ogni anno in suo onore viene organizzata una festa due volte l’anno, il 2 Febbraio ed il 15 Agosto.